Arte e conoscenza dell'arte
di Rudolf Steiner
Edizioni Antroposofica
pagg. 208 euro 18,00
Esperienza artistica e conoscenza iniziatica sono reciprocamente compatibili? Perde forse l'artista purezza ispirativa e slancio creativo, se ne ricerca l'origine nei mondi soprasensibili? Rischia il ricercatore scientifico-spirituale di porre ostacoli allo sviluppo della veggenza, se rimane ricettivo a ciò che l'arte gli comunica attraverso i sensi? Le conferenze qui raccolte, tenute in luoghi diversi e lungo un arco di tempo che va dal 1888 al 1921, trattano di estetica comtemporanea, di come l'esperienza artistica, mediata da forme, colori e suoni sensibili, si rapporti all'esperienza dei mondi spirituali, di come e perché sia necessario, anziché da evitarsi, che questi due ambiti di esperienza si compenetrino sempre di più. INDICE: I - Da un quaderno di appunti del 1888 II - Goethe, padre di una nuova estetica Vienna, 9 novembre 1888 L’importanza di Goethe. Storia dell’estetica. Il mondo dell’arte fra quello della realtà sensibile e quello delle idee. Compito dell’estetica. La posizione di Schiller in merito, e quelle di Schelling, Hegel, F.T. Fischer, Fechner, von Hartmann. Goethe per un’estetica dell’avvenire. Il messaggio cosmico dell’artista. III - L’elemento comico nella sua relazione con l’arte e la vita (1890-91) Per gli estetici la bellezza ristabilisce l’armonia fra l’immagine dei sensi e l’idea. Se è preponderante la prima si ha il brutto, se la seconda si ha il bello. Tale estetica non considera il comico. Presentare l’idea è compito della scienza. Per il contenuto l’arte segue i sensi, per la forma l’idea. L’arte fra intelletto e ragione. Le contraddizioni portano al comico con le sue sfumature: satira, ironia, sciocchezza, umorismo, frivolezza e malinconia. IV - Il bello e l’arte (1898) In Goethe, Schiller e Jean Paul i concetti sull’arte sono nati dall’arte stessa; per Vischer, Carrière, Schasler, Lotze e Zimmermann l’arte è un problema filosofico. La posizione di Vischer sull’arte. V - Il conte Leone Tolstoi. Che cosa è l’arte? (1898) Nell’arte l’uomo aggiunge qualcosa a ciò che gli giunge dall’esterno. La giustificazione dell’arte è la ricerca delle esigenze originarie della natura umana. VI - Verità e verosimiglianza delle opere artistiche (1898) L’artista non cerca il vero naturale, ma l’apparenza del vero. L’opera artistica completa è opera dello spirito e quindi al di sopra della natura. VII - La natura delle arti Berlino, 28 ottobre 1909 L’arte e la scienza presentate in due figure femminili. Le relazioni fra danza, senso dell’equilibrio e Spiriti del movimento; fra mimica, senso del movimento e Arcangeli; fra scultura, senso della vita e Archai; fra architettura e Spiriti della forma; fra pittura, intuizione e Serafini; fra musica, ispirazione e Cherubini; fra poesia, immaginazione e Spiriti della volontà. Il ravvivamento della scienza attraverso l’arte. VIII - Il sensibile-soprasensibile e la sua realizzazione attraverso l’arte - I 15 febbraio 1918 Due peccati nell’attività artistica: imitazione della natura e presentazione del soprasensibile. La sana posizione per una visione (espressionismo) e la riproduzione dei processi naturali (impressionismo). Il superamento della natura attraverso la sfera superiore nel gruppo scultoreo del Goetheanum. Il colore e il disegno nella pittura. La vera arte rappresenta il mondo sensibile nel soprasensibile, e il soprasensibile in quello sensibile. IX - Il sensibile-soprasensibile e la sua realizzazione ttraverso l’arte - II Monaco, 17 febbraio 1918 Il rapporto dell’arte con la sfera sensibile e con quella soprasensibile. I processi animici nell’arte espressionista (dominio delle visioni) ed impressionista (superamento della natura grazie a una vita superiore). Sentire i colori. Curvare una superficie. La figura umana nel gruppo scultoreo del Goetheanum. Come l’arte realizza il sensibile-soprasensibile. La concezione goethiana sensibile-soprasensibile. X - Le sorgenti della fantasia artistica e della conoscenza soprasensibile - I Monaco, 5 maggio 1918 Fantasia artistica e coscienza veggente. I diversi campi artistici per il veggente: nell’architettura e nella musica. L’esperienza del colore nella pittura. L’incarnato. Il confluire della fantasia artistica e della conoscenza soprasensibile nella pittura e nel linguaggio umano. Nelle arti si ha un’esperienza inconscia dei processi nell’organismo umano, con la veggenza li si sperimentano nella coscienza. Il necessario legame fra arte e veggenza per una reciproca fecondazione. XI - Le sorgenti della fantasia artistica e della conoscenza soprasensibile - II Monaco, 6 maggio 1918 Il rapporto fra arti e veggenza spirituale. Le esperienze del veggente rispetto alle diverse arti, e quella particolare con la pittura. L’esperienza dell’incarnato. Il veggente e il linguaggio. Gli inconsci processi fisiologici dei diversi artisti e il cosciente immergersi in essi del veggente. Il ponte da gettare fra la vera arte e la conoscenza soprasensibile. XII - Conoscenza spirituale e lavoro artistico Vienna, 1° giugno 1918 Le relazioni fra la moderna veggenza e l’arte. La scultura in relazione al senso dell’equilibrio e del movimento. Arte e critica dell’arte. Veggenza, poesia e musica. I processi fisiologici alla base della creazione musicale e poetica. L’organismo umano, immagine del macrocosmo. Il veggente e il linguaggio. La percezione dell’altro uomo è vera veggenza. L’incarnato. L’esperienza dei colori e delle forme e specialmente quella del veggente nella pittura. La reciproca fecondazione fra veggenza e arte. XIII - L’origine soprasensibile dell’arte Dornach, 12 settembre 1920 Il naturalismo nell’arte nell’epoca materialistica. Il formarsi delle diverse arti. Il rapporto delle arti con la vita prenatale e del post mortem. L’esperienza del colore nel sonno. La pittura manifesta nello spazio il mondo spirituale. L’euritmia. L’arte del futuro rappresenta il mondo soprasensibile. XIV - La psicologia delle arti Dornach, 9 aprile 1921 Come si deve parlare delle arti? La conferenza “Goethe, padre di una nuova estetica” e “La natura delle arti” sono due modi di parlare dell’arte nell’esempio di Novalis e Goethe, e la relativa esperienza della libertà. La nascita dell’euritmia fra il mondo poetico-musicale e quello scultoreo-architettonico.
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